Associazione

Associazione Apicoltori

Descrizione
Mellaria, Ape e Apicoltura Grazie al contributo dello storico naturalista Plinio Il Vecchio (23 a.C. – 69 d.C.), nella sua Naturalis Historia, dal libro XXI, 43 – 73, scrivendo del territorio lungo il fiume Po, nei pressi di Ostiglia, descrive gli abitanti dei dintorni “i loro inquilini”, come sapienti allevatori di api. La traduzione del testo latino,come riportata da Savino Chiavegatti, così recita: MURI EST E’ mirabile DIGNUMQUE MEMORATU e degno di memoria DE ALIMENTIS in materia alimentare QUOD COMPERI ciò che scoprii HOSTILIA VICUS Il vico di Ostiglia ADLUITUR PADO è bagnato dal Po. HUIUS INQUILINI Abitanti vicini di questo PABULO CIRCA DEFICIENTE quand’è insufficiente il pascolo circostante IMPONUNT NAVIBUS ALVOS pongono gli alveari sulle navi NOCTIBUSQUE e nelle notti AD QUINA MILIA PASSUUM a cinquemila passi CONTRARIO AMNE contro corrente SUBVEHUNT. le portano in su. EGRESSAE LUCE APES Uscite nella luce le api PASTAEQUE e pasciute AD NAVES QUOTIDIE REMEANT rientrano quotidianamente nelle navi MUTANTES LOCUM, che mutano luogo, DONEC, finché, PONDERE IPSO PRESSIS NAVIBUS le navi spinte in basso dal peso PLENAE ALVI INTELLIGANTUR siano giudicati pieni gli alveari, REVECTISQUE e ritornati EXIMUNTUR MELLA, vengano tolti i mieli. I paesi di Melara e Bergantino nei secoli successivi si distinsero ancora per l’allevamento delle api e conobbero un periodo felice tra il 1875 ed il 1940 circa. In questo tempo molte proposte vennero realizzate. Da tempo antichissimo una delle vie che congiunge Melara con Bergantino porta il nome di Via Api ed una località ha persino il nome di “Ca’ l’ape”, un’altra via di Bergantino ha il nome di Via Bugno. Bugno anticamente era nome dell’arnia. Franciosi Domenico (Minghin) classe 1903 nato e vissuto a Bergantino fu uno dei primi apicoltori di Bergantino. Un tempo l’allevamento delle api costituiva una vera e propria materia di insegnamento alle scuole primarie. Nel 1877 ci fu la pubblicazione di un libretto, opera del Maestro Cesare Cugola, nel quale egli incoraggiava l’uso di un nuovo tipo di arnia da lui stesso ideato. Merita menzione un allevatore conosciuto in tutto l’Alto Polesine, quale era Montrose Chiavegatti che per competenza ed interessamento rappresentava un valido e forse unico punto di riferimento per gli altri apicoltori. Per concludere: dal Greco MELLIS-ARA tradotto come terra o altare delle api è nato il CENTRO DIDATTICO PER LA DIVULGAZIONE DELL’APICOLTURA
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